Il pensiero laterale. L’arte di produrre idee sempre nuove.
Ti sei mai chiesto perché alcune persone propongono sempre idee nuove mentre altre, intelligenti allo stesso modo, si uniformano alla quotidianità senza mai offrire spunti originali?
Come mai certi individui intravedono nelle situazioni più banali scorci divertenti e inventano spontaneamente aneddoti sulla propria quotidianità?
Spesso si pensa che alcuni siano negati ed altri più predisposti all’attività creativa. In parte è così, ma è altrettanto vero che si tratta di una pratica da nutrire, su cui allenarsi.
L’imprevedibilità delle intuizioni indica che spesso non sono frutto di ragionamenti logici, a volte si formulano risposte che sembrano ovvie solo dopo che sono state formulate.
Quanti uomini sarebbero capaci di inventare qualcosa di innovativo? Quanti saprebbero inventare un nuovo prodotto? Si tende a pensare che le invenzioni, come gli incidenti stradali, accadano solo agli altri. Tuttavia però le scoperte non sono il frutto di lunghi studi e indagini, possono nascere da un’improvvisa illuminazione.
Può bastare spostare l’attenzione da un elemento ad un altro per risolvere un enigma, si tratta di abituarsi a guardare le stesse situazioni da diverse prospettive o di provare ribaltare i punti di vista canonici.
Con l’esperienza diventa possibile escogitare differenti modalità di procedere, nuovi processi e possibilità. E’ importante credere nell’efficacia del metodo e dell’allenamento per scoprire nuove soluzioni.
Provia a riorganizzare il tuo bagaglio di informazioni ed esperienze, tenta di aprire strade differenti. Non sottostimare mai il tuo potenziale creativo.
Mi capita spesso di approcciarmi ad attività che mai avrei pensato di considerare, semplicemente ho accettato nuove sfide e provato ad approfondire percorsi diversi da quelli che già percorrevo.
Nel corso della mia attività di agente di viaggi ho fatto dei tentativi, per esempio ho deciso di esplorare la figura del consulente di viaggio. E’ una collaborazione differente da quelle normali, di banconista, ma mi ha dato ottimi risultati. Oppure ho affiancato all’organizzazione dei viaggi quella dei congressi, da cui ho potuto raccogliere buoni frutti. O ancora, ho sperimentato le attività di incoming in Liguria, nell’accoglienza dei viaggiatori stranieri.
Pensi che fare l’agente di viaggio significhi solamente organizzare itinerari all’estero? Oppure concentrarsi su crociere o villaggi? Prova a cambiare la tua prospettiva.
Prova anche a tu a superare l’abitudine e a spostare il tuo sguardo.
Edward De Bono è il maestro della creatività, vi suggerisco di leggere i suoi testi, primo fra tutti “Il pensiero laterale”.